Con l’avvicinarsi della fase 2 dell’emergenza Covid-19 aumenta la necessità di dotarsi di mascherine. Se adesso ne servono un quantitativo ristretto, perché proporzionale al numero di persone che circolano, dal 4 maggio si dovrà prevedere un’impennata nei consumi e nello smaltimento. Si stima che entro capodanno avremo utilizzato e buttato nella spazzatura 1 miliardo e 200 milioni di mascherine. In altre parole, 300 tonnellate di rifiuti in più da smaltire.
Per ridurre al minimo quello che si prospetta come un inevitabile aumento dell’usa e getta, NaturaSì, l’azienda leader del bio in Italia, rende disponibili alla vendita le mascherine in cotone lavabili fino a 15 volte, realizzate dalla Cooperativa sociale Quid. Sono prodotti classificati come maschera ad uso medico di “Tipo I” (Attestazione dell’Istituto Superiore di Sanità 16 aprile 2020).
Il lavaggio è semplice: basta immergerle in 1 litro di acqua con 5 grammi di candeggina, sciacquare con acqua corrente e fare asciugare all’aria per poi stirare a massima temperatura fino al quindicesimo utilizzo. Le confezioni di mascherine lavabili saranno messe a disposizione di tutto il personale del gruppo NaturaSì, compresi gli addetti dei negozi, oltre che essere vendute al pubblico.
Le mascherine riutilizzabili sono realizzate dalla Cooperativa Sociale Quid Onlus di Verona, la quale dà lavoro a donne e uomini con un passato difficile che, in questo spazio, hanno potuto, guidati da esperti capaci, reinserirsi nel mondo del lavoro e immaginare un futuro migliore.
In questi mesi proprio grazie alla riapertura e riconversione della produzione delle mascherine è stato possibile garantire loro una continuità lavorativa che la pandemia in corso avrebbe messo a rischio. Non è la prima volta che la Cooperativa Quid e NaturaSì collaborano assieme sul tema del riuso: da ormai due anni nei punti vendita bio sono a disposizione retine riutilizzabili per l’ortofrutta al posto dell’usa e getta in bioplastica.