Gelato, dall’adolescenza all’età fertile: quanto possono mangiarne le donne

Adolescenza, età fertile, gravidanza e menopausa: ad ogni età e fase della vita delle donne corrisponde un fabbisogno alimentare diverso anche quando si tratta di gelato. Quanto mangiarne e come gestire le quantità dai 12 anni alla menopausa è spiegato nel Dossier “Nutrizione & Gelato” realizzato dall’Istituto del Gelato Italiano (Igi) e da un pool di esperti in diverse discipline mediche guidato Michelangelo Giampietro, presidente Igi nonchè nutrizionista e medico dello sport. Il dossier si può consultare gratuitamente sul sito dell’Igi (www.istitutodelgelato.it).

L’adolescenza delle ragazze

L’adolescenza è quel periodo che segna il passaggio della vita di una donna da bambina ad adulta e che è compreso tra gli 11 e i 19 anni. “L’equilibrio ormonale in questa fase della vita della donna – spiega nel Dossier Franco Vicariotto, specialista in Ostetricia e Ginecologia Ospedale Humanitas – San Pio X – è davvero molto delicato, proprio perché si trova in una situazione di assestamento e molteplici sono i fattori che lo possono disturbare: un’alimentazione inadeguata per quantità o qualità e condizioni di stress, legate a situazioni familiari e sentimentali complesse, possono avere ripercussioni dirette sul ciclo mestruale”.

Scontente del proprio aspetto

Durante la pubertà le ragazze sono solitamente scontente del proprio aspetto fisico: si sentono più goffe, timide e insicure. Spesso i cambiamenti corporei, legati all’aumento della massa grassa, sono associati ad un aumento del peso che induce le ragazze a diete anche drastiche. “È importante insegnarle a nutrirsi correttamente, ponendo le basi di una buona cultura alimentare che aiuti a tenere sotto controllo il peso ed eviti il rischio di patologie tipicamente adolescenziali (disturbi del comportamento alimentare come: bulimia, anoressia), che purtroppo sono in continuo aumento in questa fascia d’età, soprattutto negli individui di sesso femminile. Mangiare poco e male ha conseguenze negative per l’organismo in crescita: le mestruazioni e la crescita possono arrestarsi anche in modo molto rapido, determinando conseguenze significative per tutta la futura vita della donna”, spiega Vicariotto.

Quanto gelato?

In questo contesto, è fondamentale fornire alle ragazze gli strumenti per scegliere il regime alimentare più adeguato alle proprie esigenze: ad esempio, insegnare a consultare l’etichetta nutrizionale degli alimenti sarebbe certamente una buona abitudine, che rassicurerebbe la giovane consumatrice (ovviamente altrettanto valida per i ragazzi) e la responsabilizzerebbe rispetto alle scelte alimentari da compiere quotidianamente, favorendo l’autonomia decisionale e la capacità di autoregolarsi. “In questi termini – chiarisce il medico – il gelato confezionato è un prodotto ideale: ci fornisce un ottimo e semplice strumento di valutazione, attraverso l’etichetta nutrizionale, ma non solo: ha anche il vantaggio della porzionatura, nel caso delle confezioni singole, e permette un rapido confronto tra le molteplici tipologie in commercio. È molto importante che i giovani comprendano fin da subito che le scelte alimentari devono dipendere da diversi fattori come lo stile di vita, il sesso e l’età: questo li aiuterà a vivere le scelte con consapevolezza e responsabilità”.

L’età fertile

L’arrivo della prima mestruazione segna ufficialmente l’inizio dell’età fertile, un periodo che accompagnerà la donna per circa 35-40 anni della sua vita, sino alla menopausa. In tutta questa fase, la presenza del ciclo mestruale scandisce con regolarità quasi mensile la vita della donna. Si tratta di un processo regolato dalla presenza di ormoni, gli estrogeni e il progesterone, che ogni mese preparano il corpo della donna ad accogliere una potenziale gravidanza. Gli ormoni sono davvero i protagonisti di questa fase della vita della donna, proprio perché, oltre a regolare il suo ciclo mestruale, sono i principali imputati della sindrome pre-mestruale. “In tutto questo – spiega l’esperto – il nostro microbiota agisce come “direttore d’orchestra”, svolgendo un ruolo chiave.

Il ruolo del microbiota

“Tenere in equilibrio il microbiota intestinale – continua Vicariotto – anche prevenire alterazioni del microbiota vaginale: vi è un preciso e dimostrato rapporto fra intestino e vagina e quindi possibili fastidiose e ripetute vaginiti. Un ruolo fondamentale è giocato proprio dall’alimentazione: ricordiamo, ad esempio, che nell’età fertile la donna dovrebbe assumere 800 mg di calcio al giorno, per la prevenzione dell’osteoporosi, e che il gelato, come tutti i prodotti a base di latte, può contribuire all’apporto necessario. Il gelato ha un ruolo importante anche per sostenere l’umore in caso di sindrome premestruale, in quanto dona la giusta quantità di zuccheri necessaria a sintetizzare la serotonina, ovvero l’ormone del buonumore. In questo periodo, infatti, si ha un fisiologico desiderio di dolci a causa delle variazioni ormonali”.

Il gelato confezionato

“Il gelato confezionato, anche in questo caso, permette una scelta adeguata e misurata, grazie al fatto che è già porzionato, che garantisce la presenza di un’etichetta nutrizionale e che il mercato ne offre molteplici variazioni, che possono accontentare tutti i gusti e tutte le differenti esigenze nutrizionali. Una curiosità: il cacao e quindi il cioccolato, meglio se fondente, contengono caffeina”.

 

 

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