Molte persone dopo aver mangiato la pizza hanno gonfiori addominali. E’ un gran peccato perchè è uno degli alimenti più buoni che ci siano. Su questo argomento ho fatto tante interviste a nutrizionisti e dietisti che mi hanno spiegato i motivi per cui capita. Ecco quello che ho imparato.
La fermentazione
I tempi di maturazione dell’impasto sono fondamentali perchè la pizza risulti digeribile. Una buona lievitazione deve garantire lo sviluppo di una quantità di zuccheri semplici tale da consentirne la perfetta digeribilità. Purtroppo, a molte pizzerie fa comodo una lievitazione più veloce (un paio di ore invece delle canoniche 6-8 ore). Così, però, la pizza continua a “lievitare” nello stomaco, creando fastidi nella digestione e gonfiore. Ancor più se aggiungiamo alla cena un bicchiere di birra anch’essa ricca di lieviti.
La farina ‘dopata’
Un altro problema riguarda la farina a cui talvolta vengono aggiunti i cosiddetti “miglioratori” che correggono alcuni squilibri dell’impasto, esaltando il sapore, il profumo e la croccantezza. Ovviamente si tratta di additivi consentiti dalla legge che, però, non tutti gli organismi tollerano bene. Da qui i fastidi gastrointestinali dopo il consumo di pizza.
Il formaggio al posto della mozzarella
In molte pizzerie, purtroppo, non si usa la mozzarella che dovrebbe essere l’ingrediente principe come da tradizione, ma diversi tipi di formaggi meno nobili. In genere, si tratta di formaggi a pasta filata molto concentrati e grassi ma anche di formaggi fusi di varia natura (vengono prodotti con l’aggiunta di polifosfati come accade con le sottilette). Costano meno, si conservano a lungo e sulla pizza, una volta sciolti, non si riconoscono. Però, essendo più grassi e pieni di additivi, trasformano la pizza in un alimento molto pesante.
Intolleranza al glutine
Se fai fatica a digerire la pizza, anche quella preparata con gli ingredienti migliori, potresti essere intollerante al glutine della farina o al lattosio della mozzarella. Parlane con il medico e fatti prescrivere gli esami specifici. Per fortuna, non serve rinunciare al gusto di una margherita. Oggi esistono pizzerie certificate “gluten free” e locali che non usano il lattosio.
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