Non avevo mai sentito parlare di zaatar, ma poi sto leggendo il libro appena uscito “La dieta della mente felice” (Vallardi) scritto da Stefano Erzegovesi, psichiatra e nutrizionista, primario del Centro per i Disturbi Alimentari dell’Ospedale San Raffaele di Milano e tra le tante cose interessanti ho scoperto anche questo prodotto che si basa sulla miscela di 4 alimenti:
- una spezia, il sumac o sommacco, dal bellissimo colore violetto e dall’aroma asprigno che ricorda la scorza di limone, e che è uno dei più importanti antiossidanti: è, in assoluto, il vegetale che ne è più ricco nella tabella ORAC;
- un’erba aromatica, il profumatissimo timo secco della tradizione mediterranea, ricco di antiossidanti e oli essenziali a effetto antisettico e antifermentativo.
- i semi di sesamo ricchi di calcio e di acidi grassi essenziali;
- il sale fino, che rinforza il gusto della miscela e che aiuta a estrarre i fitochimici da spezie ed erbe.
Il dottor Erzegovesi indica anche le dosi di massima che sono:
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- 4 cucchiai di timo secco oppure, per un aroma più complesso, 2 cucchiai di timo secco, 1 cucchiaio di origano secco e 1 cucchiaio di maggiorana secca;
- 2 cucchiai di sommacco macinato;
- 2 cucchiai di semi di sesamo;
- 1 cucchiaino da tè di sale fino.Versate il sale fino e i semi di sesamo in una padella calda. Fateli tostare leggermente – basta qualche minuto – e teneteli da parte, fino a quando si raffreddano
Versate i semi di sesamo, così tostati e salati, in un mortaio, insieme al sommacco e al timo secco.
Amalgamateli girando il pestello con un tranquillo movimento circolare, fino a ottenere una polvere uniforme e profumata.Versate la polvere in un barattolo con chiusura ermetica e conservate in luogo fresco e asciutto.
Gustate lo zaatar in mille modi: su una fetta di pane caldo con olio, tipo bruschetta; su un piatto di riso o di altri cereali in chicco; per insaporire una zuppa di legumi o una zuppa di ceci; stemperato nello yogurt per una salsina sfiziosa in cui intingere crostini o verdure a pezzetti.