Coronavirus e dieta: mangiare sano per rinforzare il sistema immunitario
Mettersi a dieta mentre fuori c’è l’emergenza Coronavirus? Può sembrare fuori luogo, ma a ben vedere è una delle cose più sagge che possiamo durante la nostra reclusione forzata! Visto che ancora non abbiamo a disposizione farmaci ad hoc e un vaccino, meglio prenderci cura del nostro sistema immunitario. Perciò, non si tratta di una dieta dimagrante ma piuttosto di un regime alimentare che ci renda più forti. Come propone Giovanni Spera, endocrinologo e ordinario di Medicina Interna de La Sapienza di Roma: “Oggi sono molte le prove che migliore è lo stato di salute del microbiota intestinale, più efficiente risulta il sistema immunitario È anche del tutto evidente e dimostrato che a sua volta il microbiota è facilmente influenzabile e modificabile dalle nostre abitudini alimentari e cioè dalla tipologia e quantità del cibo, degli alimenti, dei liquidi, delle sostanze, farmaci od altro che assumiamo per bocca”.
Come facciamo allora a migliorare la reattività del nostro sistema immunitario? “Il mondo scientifico ha ormai preso atto della inconfutabile correlazione tra efficacia di risposta immunitaria e stato di salute del cosiddetto microbiota intestinale. Si tratta di un assemblaggio di miliardi e miliardi di batteri, virus e miceti che colonizzano la mucosa intestinale di ogni individuo condizionando positivamente o negativamente, ora è arcinoto, non soltanto la funzione digestiva, ma molte altre funzioni tra cui quella metabolica e finanche quella intellettiva. Le diete chetogeniche, quelle che hanno in comune fasi di estremamente ridotto apporto di carboidrati, sono veri e propri strumenti terapeutici che trovano applicazione in specifiche patologie ed in vari ambiti. Gestite con oculatezza da specialisti competenti, danno un loro decisivo contributo per il trattamento dell’Obesità, del Diabete Mellito di Tipo 2, dell’Epilessia, dell’Emicrania, ma anche come coadiuvanti nel trattamento di malattie neuro degenerative ed oncologiche. In tutti i casi però l’uso di protocolli a base di diete chetogeniche ha dimostrato una netta riduzione dello stato infiammatorio generalizzato comune a tutte le patologie citate e soprattutto un vero e proprio reset del microbiota intestinale, il quale in virtù del nuovo equilibrio tra le popolazioni batteriche, dà il suo contributo al raggiungimento dei singoli obiettivi terapeutici”.
Allora è vero che possiamo difenderci al Coronavirus con la dieta? “Non è né provato né tantomeno dimostrato, ma è plausibile che almeno indirettamente sia possibile. I nutrizionisti sanno e ci dicono che per migliorare il microbiota intestinale e di conseguenza il suo equilibrio dobbiamo eliminare gli abusi di cibi che “infiammano” l’organismo, come l’eccesso di carboidrati e di zuccheri semplici in grado spesso di creare la cosiddetta “disbiosi” intestinale. E’ di certo plausibile che se mangiamo sano, con poco sale, con fonti proteiche selezionate (pesce, legumi) con buon apporto di acidi grassi insaturi e polinsaturi come quelli della frutta secca, del pesce e dell’olio d’oliva, oltre che con abbondante uso di vegetali ricchi di oligoelementi e soprattutto fibre, ottimizziamo composizione e funzione del nostro microbiota intestinale e di conseguenza la sua capacità di implementare l’efficacia difensiva del sistema immunitario nei confronti di tutti gli agenti patogeni esterni. Quindi anche nei confronti del Coronavirus, perchè no?”.