Oltre a farci ammalare, il Coronavirus ci stressa perchè fomenta le nostre paure. Ma esiste una pratica scientifica che contrasta in maniera efficace gli effetti dello stress, con cui tra l’altro in un mese si può aumentare del 100% il livello di DHEA, l’ormone della giovinezza, e quindi il livello della nostra forza vitale. È la coerenza cardiaca, metodo messo a punto da 30 anni dall’istituto statunitense HeartMath®, che attraverso ritmi cardiaci armonici ci porta ad un maggiore equilibrio psicofisico, rivelandosi un eccezionale strumento per il benessere personale e professionale in questa epoca di demotivazione, sfinimento, tristezza dovuti allo stress prolungato della cosiddetta “Pandemic Fatigue”, di cui soffre il 60% degli europei a causa del Covid 19, come rilevato dall’Organizzazione mondiale della Sanita (OMS). Una situazione acuita per molti sul piano lavorativo dallo smart working, che spesso non è tale ma solo lavoro da casa senza diritto alla disconnessione, come dimostra una recente ricerca.
È Lara Lucaccioni, la prima Trainer italiana certificata ufficialmente negli Stati Uniti, a diffondere con successo in Italia la coerenza cardiaca, pratica che grazie ad un lavoro sul respiro e sul richiamo di emozioni positive ci permette di sincronizzare cuore e cervello, stabilire ritmi cardiaci armonici e gestire così emozioni e stress, cambiando la nostra reazione agli eventi. Appuntamento con Lucaccioni ogni mattina alle ore 7.00 (lunedì-venerdì), per una pratica gratuita in diretta sulla sua pagina Facebook, con un media di oltre 100 partecipanti, oppure con la nuova edizione del workshop ufficiale di HeartMath® “Il vantaggio della resilienza”, tenuto in modalità virtuale, con due diverse opzioni: una giornata intera domenica 8 novembre, oppure il percorso in 6 settimane, ogni martedì alle ore 21.00, dal 10 novembre al 15 dicembre.
Secondo l’OMS, la “Pandemic Fatigue” è una risposta inaspettata e naturale a uno stato di crisi prolungata della sanità pubblica che porta a conseguenti misure invasive dall’impatto senza precedenti nel quotidiano, con il rischio della perdita di fiducia nelle restrizioni anti-Covid, crisi per cui si indicano delle strategie, tra le quali riconoscere le difficoltà che le persone vivono. Sul fronte lavorativo, lo stress è spesso aumentato dal cosiddetto smart working, che secondo la legge dovrebbe essere organizzato per obiettivi e senza vincoli spazio-temporali, e che finisce invece per diventare home working, come dimostrato dalla ricerca Cgil-Fondazione Di Vittorio. Una situazione lavorativa vissuta come non cambiata (45%) rispetto a prima, o solo in parte (32%), o addirittura in negativo nei rapporti con il superiore e nel carico di lavoro, e che finisce inoltre per invadere la propria vita, senza diritto alla disconnessione (56%) e sottoposta a controllo (55%).
La coerenza cardiaca è già utilizzata da migliaia di persone in tutto il mondo, in particolare da più di 10mila operatori sanitari con i loro pazienti e da più di 500 organizzazioni e aziende, tra cui la Nasa, l’agenzia governativa responsabile del programma spaziale statunitense, e accreditata da più di 25 anni di pubblicazioni scientifiche, tra cui oltre 400 ricerche indipendenti. Questa pratica può cambiare la nostra reazione di fronte allo stress prolungato del periodo, favorendo uno stato di calma attiva, centratura e chiarezza mentale e autoregolando le emozioni, per cui si recuperano energia e lucidità, migliorano la presa di decisione, la comunicazione, il problem solving e la creatività.
Con la pratica di un mese aumenta del 100% il DHEA e diminuisce del 23% il suo antagonista, il cortisolo, l’ormone dello stress, e si genera un nuovo standard psicofisico ottimale, che si va a sostituire a quello disfunzionale e stressogeno, per cui si diventa più capaci di gestire ciò che prima ci turbava. Un’indagine su oltre 11mila persone, dopo una pratica di 6-9 settimane, registra minore stanchezza (-48%) e aumento della calma (+38%), maggiore concentrazione (+24%) e qualità del sonno (+30%), calo di ansia (-46%) e depressione (-56%). L’impatto positivo in azienda sul fronte del benessere e contro lo stress lavorativo, già ampliamente documentato prima del Covid[3], favorisce oggi anche la gestione dello smart working e il forte carico sul comparto socio-sanitario, aiutando ad essere lucidi e pronti, ma in maniera calma.
“Purtroppo non possiamo cambiare il corso degli eventi ma grazie alla coerenza cardiaca possiamo cambiare il modo in cui ci comportiamo – ha dichiarato Lucaccioni – scegliendo di superare le difficoltà emotive di questa epoca di incertezza globale grazie al potere del cuore, che non è solo l’organo fondamentale per la nostra vita, pompando il sangue in tutto il nostro corpo, ma è da riscoprire come la sede autentica del nostro sentire. Sono felice di poter portare il mio contributo, grata per i feedback entusiasti che ricevo ogni giorno dalle persone che la stanno sperimentando e per la comunità profondamente connessa, seppur in maniera virtuale, che si sta generando, ulteriore strumento con cui far fronte a questo momento di profonda crisi”.
Il workshop – di tipo teorico-pratico e con bio-feedback in tempo reale, per rendere subito misurabile il nuovo stato psico-fisico – rappresenta un viaggio attraverso sei tecniche semplici e riproducibili nel quotidiano, per comprendere e sperimentare come regolare l’impatto del ritmo cardiaco e della sua variabilità (HRV) su emozioni e attività della neocorteccia. Più siamo in coerenza, più esso è armonico e come una sorta di codice Morse invia istruzioni al cervello e al sistema ormonale, i quali possono così organizzare percezioni, sentimenti e comportamenti, impattanti in positivo sul benessere. È anche possibile partecipare al workshop usufruendo del bonus messo a disposizione annualmente per i docenti.
Per maggiori informazioni: https://www.laralucaccioni.com/workshop-il-vantaggio-della-resilienza/