Meditare fa bene al cervello? Negli ultimi decenni le pratiche di meditazione si sono sempre più diffuse in Occidente spingendo le neuroscienze ad approfondirne gli effetti su corpo e cervello. Infatti, numerosi studi scientifici hanno indagato l’influenza di queste tecniche non solo sui parametri fisiologici e sugli aspetti emotivi dei praticanti, ma anche sulle funzioni cognitive e sulla struttura cerebrale, indicando le aree del cervello e i network cerebrali coinvolti. Ciò ha permesso di evidenziare non solo i concreti effetti della pratica, ma anche i molteplici benefici psicofisici che la meditazione comporta.
‘Cervello e meditazione’ è il titolo di uno degli eventi che si svolgeranno a partire da oggi e fino al 24 maggio per celebrare la Settimana mondiale del cervello che quest’anno si svolge tutta online. Dal sito www.settimanadelcervello.it sarà possibile seguire tutta una serie di iniziative che hanno l’obiettivo di farci conoscere meglio come funziona la nostra ‘cabina di regia’, cioè il cervello.
La Brain Awareness Week coinvolge oltre 1.000 esperti, per fare screening, testare il decadimento cognitivo delle persone, allenare i neuroni con esercizi ad hoc suddivisi per fascia di età, per aiutare a comprendere meglio i disturbi dell’apprendimento dei bambini e sostenere la genitorialità messa a dura prova in questo periodo di pandemia. Quest’anno tra i temi caldi della Settimana – che ha il patrocinio dell’Ente di Previdenza ed Assistenza per gli Psicologi (Enpap) – c’è anche quello dei bambini e delle famiglie che hanno dovuto affrontare le difficoltà della didattica a distanza. Sono previsti webinar che tratteranno temi quali l’essere genitori oggi, indagando come lo stile di accudimento nelle prime fasi della vita influenza il nostro cervello,. Spazio anche alla Neurodidattica, le neuroscienze applicate all’apprendimento, e all’Alzheimer ai tempi del coronavirus. In questa edizione online proseguiranno i lavori del Progetto Scuola iniziato l’anno scorso, con l’obiettivo di diffondere ai bambini e ai ragazzi le nuove conoscenze scientifiche con un linguaggio adatto a loro. Oltre a offrire momenti dedicati alla conoscenza, si faranno screening sulle abilità dell’apprendimento, come il Dsa, il Disturbo Specifico di Apprendimento inserito nel Dsm.
Ci saranno anche incontri pensati in orario serale, per chi può accedervi solo dopo la giornata lavorativa. Nel calendario delle iniziative presenti sul sito si trovano tutti i link con cui entrare gratuitamente nella piattaforma su cui si svolgeranno. Ci saranno anche appuntamenti dedicati allo screening per il decadimento cognitivo, e la possibilità di interagire individualmente con un professionista psicologo, prendendo con lui un appuntamento: a titolo di esempio, si potranno fare domande e condividere difficoltà inerenti la sfera cognitiva e neuropsicologica.