Lo zenzero è la radice rizomatosa di una pianta tropicale che viene usata come spezia. Si trovano in commercio la radice fresca o secca, poi lo zenzero in polvere, candito e sciroppato che hanno utilizzi diversi. La radice secca si usa in pasticceria e per insaporire chutney e salamoie, liquori, vino e birra. Lo zenzero fresco si usa in cucina in carni, riso, verdure e pesce. In polvere si utilizza per aromatizzare salsa, budini e marmellate, quello sciroppato per dolci e gelati, mentre candito si mancia come caramelle.
Come conservarlo
Lo zenzero fresco si conserva in frigorifero, avvolto in carta e in un sacchetto di plastica nel cassetto delle verdure per almeno 2-3 mesi. Prima di usarlo grattugiato, tritato o a fettine, deve essere sbucciato. Quello secco invece va pestato leggermente per spezzare le fibre. Lo zenzero secco e in polvere si conservano a lungo in dispensa, in un recipiente, al riparo della luce, così come quello sciroppato e candito.
Le sue proprietà
Molto diffuso in Europa già nel Medioevo, era ritenuto un toccasana per molte malattie e apprezzato in cucina. Lo zenzero favorisce infatti la circolazione, allevia i dolori di stomaco e la flauto lenza. Un infuso caldo con un po’ di limone e miele allevia il raffreddore. Quello candito, comodo da utilizzare e da portare con sé, è un digestivo e un rimedio per nausea, dovuta soprattutto al mal d’auto.
Lo Smoothie disintossicante
Lo zenzero può essere utile anche per preparare uno smoothie disintossicante. Taglia a tocchetti una barbabietola rossa, una carota e una mela. Poi frulla il tutto con un pezzetto di zenzero. Perché funziona. La barbabietola è una bomba di vitamine e di polifenoli: le antocianine, responsabili del suo bel colore acceso, hanno una potente azione antiossidante e aiutano l’organismo ad eliminare le tossine. Lo zenzero poi stimola il metabolismo a bruciare di più.